CONOSCERE IL PERRICONE DOC

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SUL PERRICONE DOC
INTRODUZIONE
Oggi parliamo di un altro importante vitigno autoctono Siciliano:Il Perricone.
Detto anche Pignatello è un vino a bacca rossa presente nella Sicilia Occidentale.
Il sinonimo Pignatello deriva dal colore delle terre rosse argillose del Trapanese con le quali si realizzavano le “pignate” ovvero le pignatte da cucina.
Questo riferimento all’argilla è estremamente importante, perché descrive una delle caratteristiche del Perricone, ossia la sua attitudine a trovarsi a proprio agio su terreni forti e argillosi, dove esprime in modo particolare la sua potenza e l’intensità del tannino.
Della sua origine si sa ben poco ma ci sono diverse evidenze che ci suggeriscono che il Perricone si sia evoluto a partire da uve aromatiche originarie dal Mediterraneo orientale, portate dai Greci fino nella Calabria ionica. Da qui, incrociatesi probabilmente con un antenato del Gaglioppo, sono migrate fino in Sicilia, dando origine appunto al Perricone.
Le fonti più recenti che ci parlano di Perricone riguardano situazioni poco favorevoli per questo vitigno poiché testimoniano l’infestazione e la quasi estinzione del Perricone, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, a causa della fillossera.
Il suo destino sembrava segnato, finché, non più di una decina di anni fa, un piccolo gruppo di vignaioli ha iniziato a recuperare i vecchi vigneti e a riprenderne la vinificazione, sia in assemblaggio che in purezza. A livello regionale gli espianti continuano, ma ad un ritmo meno elevato che in passato, anche perché, seguendo l’esempio di questi giovani motivati, altre piccole aziende si vanno aggiungendo alle poche che hanno iniziato il progetto di recupero. Grazie alla perseveranza di viticoltori lungimiranti, il vitigno Perricone ha ritrovato la sua identità e la sua fama ed oggi è inserito nei disciplinari delle DOC di Contea di Sclafani, Delia Nivolelli, Eloro, Monreale, Marsala e in numerose Igt.
CARATTERISTICHE
Il Perricone è un vitigno di produttività medio-bassa, molto resistente alla siccità. Di precoce germogliamento, mantiene una particolare sensibilità alla fillossera, anche fogliare, ma è capace di resistere più di altre varietà alle infezioni fungine grazie alla buccia spessa e pruinosa. La maturazione avviene a media epoca, ossia fra la fine di agosto nelle zone litoranee e la fine di settembre in media e alta collina.
I grappoli sono di media grandezza, con forme cilindrico-coniche allungate e dotate di ali. Gli acini sono rotondi, dal colore blu molto scuro, quasi nero. Il suo terroir d'elezione rimane la parte occidentale della Sicilia dove viene coltivato con gli stessi sistemi del passato, con allevamento poco espanso e potature corte o miste; talvolta ad alberello, oppure a controspalliera.
Il Perricone è una varietà difficile da vinificare: il vino che ne deriva può risultare piuttosto ostico e scontroso, specie nelle annate fresche e piovose, a causa del tannino intenso e fittissimo. Per questo alla base di tutto vi è una scrupolosa selezione: le uve debbono essere perfettamente mature e sane, per evitare l’estrazione di sentori vegetali che possono essere anche molto marcati, quindi sgradevoli.
Inoltre, come già sottolineato, è un vitigno da “basse rese”,le quali, però, assecondando la naturale predisposizione del Perricone ad una moderata produttività. Per questi due motivi i più importanti alleati del Perricone sono una fermentazione lenta, una malolattica senza arresti e un lungo affinamento.
Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche il naso esprime una complessa gamma di spezie, dove ginepro e pepe nero sono alcune delle componenti principali.
Il corpo è equilibrato dai classici frutti rossi, dai profumi di marasca e confetture, prugne e ciliegie, e da alcuni tocchi vegetali.
Anche in bocca i vini, specie nelle annate migliori, si segnalano per la loro eleganza, con una solida base tannica ammorbidita da un buon tenore alcolico e da una lunga persistenza.
Grandi qualità vengono espresse nella ricchezza del palato: ampio, asciutto, con finali alcune volte ammandorlati.
Il Perricone viene vinificato anche in assemblaggio: spesso insieme al Nero d'Avola, che ne ammorbidisce la trama tannica, altre volte insieme al Nerello Mascalese, che apporta acidità e finezza olfattiva.